Fornitura di beni di prima necessità e assistenza medica a bambini orfani e abbandonati di Kathmandu- Nepal
SINTESI
II progetto si svolge in partenariato con l’Associazione Amici Trentini (da qui A.T.) a Kathmandu, Nepal presso l'istituto Sahayogi Samaj Nepal (SASANE) che dal 2006 si occupa di bambini orfani o abbandonati, con il quale l’A.T. collabora dal 2007 in materia di adozione internazionale e cooperazione
L'istituto Sahayogi Samaj Nepal (SASANE) ospita 14 bambini e ragazzi orfani, privi di rete familiare e abbandonati. Per la situazione di estrema gravità causata dall’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, si è reso necessario incrementare l’intervento di supporto all’istituto con la fornitura di beni di prima necessità e l’offerta di supporto scolastico.
CONTESTO E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI
Negli ultimi tre anni, a partire dalla riforma economica fino all’emergenza sanitaria c’è stato un considerevole aumento del costo della vita,
La grave crisi sanitaria che ha colpito il mondo intero, ha avuto notevoli ripercussioni soprattutto sul settore dell’economia informale, la posizione geografica del Paese e la mancanza di risorse interne, lo obbligano a basare larga parte dell’economia sulle importazioni. La chiusura causata dal diffondersi del virus ha creato un rapido aumento del costo dei beni di prima necessità oltre a momenti di scarsità nel reperire gli stessi.
Le difficoltà che la popolazione nepalese vive, in questa situazione di emergenza, si rivelano molto più pesanti per i bambini dell’istituto che, privi di rete familiare, vivono in una realtà condivisa che offre loro cure e assistenza, ma non può sostituire il calore e le cure individuali di una famiglia.
Le possibilità di riscatto di questi bambini sono legate al loro benessere psico-fisico e alle loro possibilità di formazione nell’ambito scolastico, unico strumento per dar loro un futuro più accessibile.
In Nepal alla grave e diffusa povertà si aggiunge una scarsa alfabetizzazione. Nel 1951 solo il 5% della popolazione aveva un’istruzione. In quell’anno, in seguito a una rivolta popolare che ha permesso l’instaurazione di un regime democratico, per il popolo Nepalese è stato possibile accedere al sistema scolastico, prima appannaggio unicamente della popolazione agiata e aristocratica. Le indagini delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano mondiale del 2016 attestano un 63.9 % di alfabetizzazione nella popolazione nepalese (53.1% della popolazione femminile e 76.4% di quella maschile), la percentuale di abbandono della scuola primaria raggiunge il 29,9 %, mentre il lavoro minorile è al 37%.
Oggi si contano in Nepal 49.000 scuole, 415 scuole superiori, 5 università e 2 accademie per studi superiori.
Esistono molte ingiustizie sociali che precludono il percorso scolastico e che riguardano il sesso (la media degli anni di scuola è di 3 per le donne e 5 per gli uomini), l’appartenenza alle caste e le classi di reddito oltre alla gravità della situazione conseguente all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni.
La limitata preparazione accademica dei ragazzi ha un impatto diretto sulla loro competitività nel mercato del lavoro all’interno del quale non possono ottenere migliori opportunità.
I bambini del SASANE, malgrado stiano vivendo l’emergenza in un contesto protetto, grazie alle attente cure di Ms. Aruna, direttrice dell’istituto, devono poter accedere a cibo e assistenza medica se necessaria. L’istituto si trova in una casa in affitto e la sua gestione richiede continuità, i bambini hanno bisogno di cure costanti per la loro crescita psico-fisica, cibo, abiti e assistenza, motivazione per la quale si ritiene necessaria continuità nella raccolta di fondi per l’istituto.
Inoltre i bambini crescono in un ambiente protetto, ma solo fino alla maggiore età, quando dovranno trovare le risorse per vivere in autonomia. Si rende quindi necessario anche l’intervento di sostegno agli studi e alle attività di doposcuola con il finanziamento di un insegnante che li segua nello svolgimento dei compiti e nei momenti dedicati allo studio.
L’attenzione e il supporto di un insegnante privato nello svolgimento dei compiti e nello studio pomeridiani permette a ciascun bambino di ottenere un miglior rendimento scolastico, di concludere per lo meno il percorso della scuola dell’obbligo (fino ai 16 anni) e ottenere così maggiori possibilità di impiego nel futuro.
OBIETTIVO GENERALE e OBIETTIVI SPECIFICII
L’obiettivo del presente intervento è quello di migliorare le generali condizioni di vita dei bambini nepalesi e in particolare di sostenere i 14 bambini e i 4 adulti dell'istituto SASANE a Kathmandu con l'acquisto di beni di prima necessità, l’offerta di assistenza medica di routine e d’emergenza, e il mantenimento di figure professionali di assistenza ed istruzione per i bambini. Lo scopo è quello di mantenere un ambiente familiare nel quale possano sentirsi sicuri con quanto è necessario per la loro crescita fisica e psicologica, supportati da assistenti e da un insegnante per il doposcuola.
RISULTATI ATTESI e AZIONI
Le attività sotto indicate hanno lo scopo di garantire la sopravvivenza dei bambini e delle persone che se ne occupano per mezzo di:
a) Fornitura di cibo per i 14 bambini e i 4 membri dello staff dell'Istituto SASANE per l’arco di un anno.
b) Mantenimento e assistenza medica per i bambini con visite di controllo di routine ogni due mesi e per eventuali visite di emergenza.
c) Finanziamento delle figure professionali: gli assistenti per la cura quotidiana dei bambini e dello spazio in cui vivono e l’insegnante per l’assistenza nelle attività del doposcuola.
La direttrice e lo staff del SASANE si occupano delle forniture, in particolare per il cibo e l’acqua gestite sulla base delle necessità; è prevista una distribuzione quotidiana di acqua, riso, lenticchie, frutta e prodotti per la colazione e settimanale per carne e verdure.
Anche le attività scolastiche sono riprese: tutti i bambini del SASANE assistono alle lezioni e hanno compiti da svolgere nel pomeriggio per cui possono contare sull’assistenza di un insegnante.
BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI
14 bambini, dai 5 ai 17 anni di età, ospiti dell'istituto SASANE, bambini abbandonati, privi di rete di appoggio, provenienti da realtà estremamente povere, assistiti nel processo di recupero di uno stile di vita accettabile.
La comunità che può trarre beneficio da nuove risorse lavorative e culturali da parte dei giovani che al compimento della maggiore età devono potersi inserire nel mercato del lavoro e nell’ambito dell’educazione superiore.
PARTNER LOCALE
Sahayogi Samaj Nepal, organismo non profit autorizzato dal governo nepalese con numero di registrazione 156/063 Numero di affiliazione al Social Welfare Council 20565 con sede a Sinamangal-35, Kathmandu. www.sahayogi.org
Direttrice: Aruna Karmacharya Badya.
La struttura è formata da un'assemblea generale, un comitato esecutivo e la casa di accoglienza conta su un direttore e un contabile, sulle assistenti ai bambini e sui volontari.
Il SASANE è stato fondato nel 2006 con lo scopo di perseguire il benessere di donne e bambini. Ospita infatti bambini abbandonati, orfani e bambini con difficili situazioni familiari. Opera nell’intento di ristabilire condizioni di vita degne per ciascun bambino, favorendo il reintegro familiare, qualora possibile, o l'adozione.
RELAZIONE
La collaborazione con il SASANE è stata attivata nel 2007 principalmente per garantire un futuro migliore ai bambini abbandonati che l’istituto accoglie, attraverso procedure di adozione internazionale. In seguito all’interruzione del sistema di adozione internazionale nel 2009, una volta confermata la buona armonia nella
gestione delle attività e nella collaborazione, si è proseguito con interventi annuali a sostegno della struttura, finanziando l'acquisto di beni di prima necessità per l'assistenza dei bambini e il materiale per il mantenimento dell'edificio, in particolare nella fase successiva al terremoto del 2015. Inoltre è stato offerto supporto ai collaboratori per l'assistenza e la cura quotidiana dei bambini.
STATO ATTUALE DEL PROGETTO
La scelta di collaborare con SASANE è stata presa e confermata dalla prontezza, disponibilità e capacità della direttrice, che si adopera con passione e impegno nella sua attività all’interno dell’istituto e nel fornire informazioni attendibili e dati precisi in breve tempo.
L'acquisto di beni di prima necessità si riflette direttamente sulle condizioni fisiche dei bambini che verranno monitorate dalla presenza di un medico, il quale si occuperà di valutare ogni due mesi le condizioni generali dei bambini ed interverrà, se necessario, in casi di emergenza. Le assistenti contribuiscono al mantenimento del benessere dei bambini e l’insegnante alla loro formazione scolastica.
La responsabile del progetto in loco valuta e riferisce delle condizioni e del funzionamento dell'intervento, con contatti settimanali tramite comunicazioni telefoniche e di posta elettronica.
Essendo un progetto particolarmente rilevante e di estrema urgenza, il finanziamento è continuativo e viene ripetuto ogni anno.
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